
Il Ministero degli Esteri cileno ha chiesto mercoledì alla Procura della Repubblica di aprire un’indagine contro la direttrice delle comunicazioni Lorena Diaz, dimessasi martedì dopo la diffusione di un audio del Ministro degli Esteri cileno Antonia Urrejola.
«Dopo l’accaduto, e come la legge richiede alle alte autorità, il ministro degli Esteri ha presentato una denuncia alla Procura della Repubblica e ha chiesto al sottosegretario Ximena Fuentes di aprire un’indagine amministrativa», ha dichiarato in un comunicato.
Il giorno prima, il Ministero degli Esteri ha confermato che la Díaz aveva presentato le sue dimissioni, che sono state accettate. «La situazione (…) non rappresenta in alcun modo l’eccellente relazione bilaterale tra Argentina e Cile, che è stata costruita sulla fiducia e sull’amicizia storica», ha aggiunto.
Nell’audio trapelato, Urrejola sembra parlare in modo informale con i membri della sua squadra, con i quali scambia opinioni sulla risposta da dare all’ambasciatore argentino a Santiago, Rafael Bielsa, dopo che questi ha messo in discussione il rifiuto del governo di Gabriel Boric a un progetto portuale e minerario.
«Basta, questo stronzo, fa quello che vuole quando gli pare, e la spiegazione è che è pazzo?», sbotta il capo della diplomazia cilena durante la conversazione, che è stata involontariamente divulgata alla stampa da Díaz, secondo i media cileni.
Poche ore dopo lo scoppio della polemica, il ministro degli Esteri cileno ha condiviso su Twitter una foto al vertice della Celac con il suo omologo argentino, Santiago Cafiero, assicurando che entrambi continuano a lavorare a favore della loro «intensa» agenda bilaterale.
Da parte sua, il presidente argentino, Alberto Fernández, ha minimizzato l’importanza dell’audio trapelato, assicurando che queste dichiarazioni sono dovute all'»uso improprio di conversazioni che sono private, con alcuni commenti che si fanno con la libertà di non sentirsi registrati», secondo Télam.
Fonte: (EUROPA PRESS)