
Un’assistente di Buckingham Palace, Lady Susan Hussey, si è scusata con la fondatrice della ONG Sistah Space, Ngozi Fulani, per i commenti razzisti fatti durante un ricevimento reale lo scorso novembre.
«Fulani, che ha ingiustamente ricevuto il più spaventoso torrente di abusi sui social media e altrove, ha accettato le scuse e si rende conto che non c’era alcuna intenzione di cattiveria», ha dichiarato Buckingham Palace in un comunicato.
In questo senso, la famiglia reale britannica ha sottolineato che sia Fulani che Lady Sussan cercano «la pace», oltre a «ricostruire le loro vite», dopo un «periodo intensamente angosciante per entrambi». Anche il re Carlo III e la regina consorte Camilla sono stati informati della decisione.
«Sperano che il loro esempio dimostri che una via di risoluzione può essere trovata attraverso la gentilezza, la cooperazione e la condanna della discriminazione ovunque essa attecchisca», ha dichiarato Buckhingham in un comunicato.
Hussey, ex assistente personale della defunta Elisabetta II e madrina del principe William, ha chiesto insistentemente a Fulani il suo «background», al che lei ha risposto di essere britannica e che i suoi genitori erano «arrivati negli anni Cinquanta» nel Regno Unito.
Non è la prima volta che l’ombra del razzismo aleggia sulla famiglia reale britannica al di là del suo passato coloniale: in un’intervista televisiva statunitense molto chiacchierata con il Duca e la Duchessa di Sussex, Henry e Megan, ha detto alla conduttrice Oprah Winfrey di essere a conoscenza del fatto che all’interno della famiglia reale c’era la preoccupazione che i loro figli non fossero abbastanza bianchi.
Fonte: (EUROPA PRESS)