
Le autorità giordane hanno vietato «temporaneamente» il social network TikTok per il suo ruolo nella diffusione della violenza nell’ambito delle proteste contro l’aumento del prezzo del carburante, che hanno portato alla morte di un alto ufficiale di polizia venerdì scorso.
L’Unità giordana per i crimini informatici ha giustificato la sua decisione sulla base dell'»uso improprio della piattaforma da parte dei suoi utenti per glorificare e diffondere atti di violenza e appelli al caos», ha riferito l’agenzia di stampa Petra.
In questo senso, ha spiegato che hanno dovuto prendere questa misura a causa della mancanza di cooperazione da parte del social network, che non ha risolto o fermato questo tipo di comportamento e non si è «preoccupato della promozione e della produzione di video dall’esterno della Giordania».
Infine, l’autorità cibernetica ha dichiarato in un comunicato, riportato dall’agenzia, che le autorità competenti riterranno responsabili coloro che diffondono discorsi di odio, in conformità con la legge giordana.
Il «numero due» della polizia di Maan, Abdulrazaq Dalabé, è stato colpito alla testa durante i «disordini» nella città di Huseiniya, nel contesto dei recenti disordini scoppiati nel Paese.
La crisi economica in Giordania è stata aggravata dall’aumento del prezzo del carburante, che ha portato i camionisti a scioperare la scorsa settimana. Inoltre, negli ultimi giorni sono continuate le proteste, tra cui alcune giovedì che hanno portato le forze di sicurezza a lanciare gas lacrimogeni.
Fonte: (EUROPA PRESS)