Funzionari statunitensi e australiani hanno chiesto alla Corea del Nord di impegnarsi nel dialogo per raggiungere la completa denuclearizzazione della penisola coreana e di affrontare al più presto la situazione dei diritti umani nel Paese.
I capi della diplomazia di entrambi i Paesi hanno espresso preoccupazione per il record di violazioni della Corea del Nord e hanno sottolineato che il programma balistico e nucleare della Corea del Nord è «illegale».
In un comunicato congiunto hanno dichiarato di «condividere l’impegno comune che la diplomazia è essenziale per la denuclearizzazione e l’instaurazione della pace nella penisola» e hanno chiesto di porre fine alle «questioni destabilizzanti».
La Corea del Nord ha lanciato un record di 63 missili balistici quest’anno, più che raddoppiando i lanci effettuati nel 2021. Il governo statunitense ha anche avvertito che Pyongyang si sta preparando a condurre il suo settimo test nucleare – il precedente è stato effettuato nel 2017.
Hanno inoltre sottolineato l’importanza di attuare «pienamente» le sanzioni contro la Corea del Nord. «Ci stiamo coordinando a livello bilaterale e multilaterale per attuare le sanzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite», si legge nel testo.
La scorsa settimana gli Stati Uniti hanno designato la Corea del Sud come «Stato che viola la libertà religiosa», una misura adottata da oltre due decenni a causa della situazione dei diritti umani nella Corea del Nord.