
Anthony Fauci, il più alto funzionario statunitense in materia di coronavirus, ha dichiarato martedì che collaborerà con i repubblicani della Camera se questi ultimi avvieranno finalmente un’indagine sulle origini della pandemia COVID-19.
«Se ci saranno udienze di supervisione, collaborerò pienamente e testimonierò davanti al Congresso se me lo chiederanno», ha dichiarato Fauci durante un briefing alla Casa Bianca.
«Ho testimoniato centinaia di volte (…) negli ultimi 40 anni. Quindi non ho problemi a testimoniare. Siamo in grado di difendere, spiegare e sostenere tutto ciò che abbiamo detto. Non ho nulla da nascondere», ha aggiunto il medico in quella che è stata la sua ultima conferenza stampa alla Casa Bianca prima di lasciare l’incarico pubblico alla fine dell’anno.
Ha detto di sperare di essere ricordato per aver «dato il massimo» nel suo lavoro. «Lascerò che siano gli altri a giudicare il valore o meno dei miei risultati, ma vorrei che la gente ricordasse quello che ho fatto, ogni giorno per tutti questi anni ho dato tutto quello che avevo», ha detto il direttore dell’Istituto Nazionale di Allergia e Malattie Infettive.
In agosto i legislatori repubblicani hanno promesso di aprire un’indagine sulle origini della pandemia, con la testimonianza di Fauci, se il Partito Repubblicano dovesse conquistare la maggioranza alla Camera dei Rappresentanti nelle elezioni di metà mandato dell’8 novembre.
Fauci è diventato il volto della risposta statunitense alle pandemie, ricoprendo il ruolo di massimo esperto di malattie infettive sotto le amministrazioni dell’ex presidente Donald Trump e dell’attuale presidente Joe Biden.
Venerdì scorso il Partito Repubblicano ha assunto il controllo della Camera bassa, raggiungendo la soglia dei 218 seggi una settimana dopo il voto, consentendo ai repubblicani di detenere l’iniziativa legislativa del Paese.
In questo senso, la vittoria nella Camera bassa del caucus repubblicano – che sarà probabilmente guidato dal deputato Kevin McCarthy – pone fine al secondo mandato della democratica Nancy Pelosi come Presidente della Camera dei Rappresentanti.
Nonostante i sondaggi prevedessero una comoda maggioranza per i repubblicani in entrambe le camere, a fronte del calo di popolarità di Biden e del fatto che la notte elettorale sia iniziata con una vittoria schiacciante del governatore Ron DeSantis in Florida, i democratici hanno fatto meglio del previsto, mantenendo il controllo del Senato e non perdendo altrettanti seggi alla Camera dei Rappresentanti.






