L’attaccante del Portogallo Cristiano Ronaldo non rimarrà al Manchester United dopo la pausa dei Mondiali in Qatar, dopo che martedì le due parti hanno raggiunto un «accordo reciproco» per porre fine al loro rapporto contrattuale.
«Cristiano Ronaldo lascerà il Manchester United di comune accordo con effetto immediato. Il club lo ringrazia per il suo immenso contributo nei due periodi trascorsi all’Old Trafford, segnando 145 gol in 346 presenze, e augura a lui e alla sua famiglia il meglio per il futuro», ha dichiarato lo United in un comunicato.
I tre volte campioni d’Europa hanno sottolineato che «tutti» nel club «rimangono concentrati sul proseguimento dei progressi della squadra» sotto la guida del manager olandese Erik ten Hag e «lavorano insieme per raggiungere il successo sul campo».
Si conclude così il secondo periodo del giocatore di Madeira con i ‘Red Devils’, una seconda stagione turbolenta dopo l’arrivo in panchina di Ten Hag. Il giocatore, a causa del suo desiderio di giocare in una Champions League per la quale la sua squadra non si era qualificata, voleva andarsene nella finestra di trasferimento estiva, ma non è stato possibile e ha lottato per guadagnarsi un posto nell’undici, e ha dovuto persino essere messo da parte per aver lasciato la partita contro il Tottenham in anticipo per essersi rifiutato di entrare per tre minuti.
Tuttavia, la causa scatenante è stata l’intervista rilasciata da Cristiano Ronaldo a «TalkTV», in cui è stato molto critico nei confronti del club e del suo manager, che ha dichiarato di non rispettare. «Quando ho firmato per lo United mi aspettavo che qualcosa fosse cambiato, ma sono stato sorpreso in peggio. In questo momento non è al massimo livello, non si sono mossi, è come se l’orologio si fosse fermato», ha avvertito, tra le altre cose.
«Probabilmente è un bene per lo United e per me avere una nuova sfida. Ma se tornerò, spero che la gente mi faccia brillare come ho fatto in altri club negli ultimi anni», ha confessato il portoghese, che dopo aver lasciato la Juventus, ha offerto un buon livello nel suo ritorno all’Old Trafford con 24 gol segnati tra Premier League e Champions League.