
Il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha incontrato domenica il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol nella capitale cambogiana Nom Pen, un gesto diplomatico di grande importanza per il riavvicinamento tra le due potenze dopo mesi di allontanamento.
Secondo la televisione pubblica giapponese NHK, il tema principale dell’incontro è stata la Corea del Nord e le sue «provocazioni». Un vertice trilaterale tra Kishida, Yoon e il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, anch’egli presente a Nom Pen, ha facilitato il riavvicinamento.
«Giappone, Stati Uniti e Corea del Sud dovrebbero rafforzare la loro cooperazione e rispondere con decisione» alle «provocazioni» nordcoreane, ha dichiarato Kishida.
Yoon ha inoltre sottolineato che la cooperazione trilaterale è «una forza potente per proteggere i valori universali e raggiungere la pace e la stabilità nella penisola coreana e nell’Asia nordorientale». «La nostra cooperazione sarà ulteriormente rafforzata da questo incontro», ha sottolineato.
Dopo l’incontro con Kishida, il leader sudcoreano ha spiegato che i due leader concordano sulla necessità di risolvere le questioni bilaterali in sospeso, tra cui quella del lavoro forzato durante il dominio giapponese sulla Corea nel primo terzo del XX secolo.
Yoon ha dichiarato che sia lui che Kishida riconoscono i progressi compiuti su questo tema e hanno concordato di continuare il dialogo per raggiungere un accordo in tempi brevi. Kishida spera inoltre che l’incontro di oggi rappresenti un punto di svolta nel miglioramento delle relazioni.
Kishida ha anche incontrato separatamente Biden ed entrambi i leader hanno menzionato l’importanza di migliorare la deterrenza e la reattività sulla base dell’alleanza bilaterale.
Il leader giapponese ha anche denunciato le incursioni cinesi nel territorio giapponese, in particolare nell’arcipelago delle isole Senkaku/Diaoyu, controllate da Tokyo ma rivendicate sia dalla Cina che da Taiwan.