Domenica le autorità iraniane hanno comunicato la morte di uno dei due «terroristi» che hanno attaccato una base militare nella provincia meridionale del Khuzestan.
«Una squadra di terroristi ha attaccato una base militare nella città di Mahshahr alle 2:25 ora locale del 6 novembre», ha dichiarato la Guardia Rivoluzionaria Iraniana, il corpo militare d’élite e ideologico delle forze armate iraniane, citata dall’agenzia di stampa semiufficiale iraniana Tasnim.
Le forze di sicurezza «hanno risposto aprendo il fuoco contro gli assalitori, che viaggiavano su una moto», si legge nel comunicato. Uno di loro è stato colpito e ferito ed è morto in seguito per la gravità delle ferite riportate. Inoltre, sono state messe in atto misure di sicurezza e di intelligence per identificare e arrestare il secondo aggressore, che rimane in libertà.
Inoltre, le Guardie Rivoluzionarie hanno riferito di aver smantellato tre cellule dell’Organizzazione Mujahedin del Popolo dell’Iran (PMOI), considerata terroristica da Teheran, in tre province del Paese: Khuzestan, Fars e Isfahan.
I membri di queste cellule sono stati arrestati mentre preparavano atti di sabotaggio e attacchi terroristici, riferisce Tasnim. Il documento rileva inoltre che questi «terroristi» avevano assorbito i «facinorosi» e si erano messi in contatto tra loro per «attaccare le strutture amministrative e delle forze di sicurezza, attaccare la proprietà pubblica e assassinare i cittadini». Nelle ultime settimane, i leader di questi gruppi hanno impartito ordini operativi ai loro membri.