Il leader militare golpista del Sudan, Abdelfatá al Burhan, ha confermato domenica l’avvio di nuovi colloqui per risolvere il processo di transizione politica del Paese, ma ha avvertito che l’esercito sudanese «non resterà inattivo» di fronte al collasso del Paese durante il lento processo di dialogo.
Al Burhan, capo del Consiglio sovrano del Paese, un anno fa ha guidato un colpo di Stato che ha bloccato la transizione del Paese verso le elezioni, dopo la cacciata di Omar al-Bashir dopo tre decenni di governo. Ha giustificato la sua decisione con l’incapacità percepita dalle organizzazioni politiche del Paese di accordarsi su un processo di transizione.
Parlando domenica ai militari in una base di Khartoum, al-Burhan ha confermato la notizia di questa settimana di una nuova bozza costituzionale al vaglio dell’esercito, ma ha avvertito i partiti politici e le organizzazioni civili che non avrebbe permesso loro di perdere tempo mentre il Paese «collassa».
«Il Sudan è testimone di molte iniziative e poche soluzioni», ha lamentato Al Burhan, citato da Al Arabiya, «ma questo Paese non può più sopportare tante proposte senza alcun accordo, né i sudanesi meritano tre anni senza un governo».
La bozza di costituzione, redatta dall’Ordine degli Avvocati del Sudan ad agosto, stabilisce un’autorità di transizione a guida civile con la supervisione delle forze armate, che lascerebbero la politica dopo la firma di un accordo.
Senza entrare nei dettagli, la bozza è ora in fase di rielaborazione e modifica da parte di vari gruppi politici e civili, ma al-Burhan ha già detto che non firmerà «alcun documento che chieda la disintegrazione dell’esercito».
Al Burhan ha comunque assicurato che le forze civili che hanno spinto per la caduta di al-Bashir saranno invitate al nuovo progetto e ha preso le distanze dalle voci che lo collegano ai membri del Partito del Congresso Nazionale di Bashir, bandito, che si stanno gradualmente reintegrando nella vita pubblica.
«Esci. Trent’anni di governo sono stati sufficienti. Non aspettatevi che l’esercito vi riporti indietro. Date al popolo un’altra possibilità», ha detto.