
Il segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale ucraino, Oleksii Danilov, domenica ha accusato il presidente russo Vladimir Putin di aver fatto della Bielorussia un «ostaggio nucleare» dopo aver annunciato il dispiegamento di armi nucleari tattiche a corto raggio in Bielorussia.
La dichiarazione di Putin è un passo verso la destabilizzazione interna del Paese: massimizza il livello di percezione negativa e di rifiuto pubblico della Russia e di Putin nella società bielorussa», ha dichiarato il funzionario ucraino sul suo account Twitter.
Il Cremlino ha preso la Bielorussia come ostaggio nucleare», ha aggiunto.
Da parte sua, il consigliere presidenziale ucraino Mikhail Podoliak ha descritto l’annuncio di Putin come una tattica di bullismo che, a suo avviso, dimostra la debolezza della Russia in Ucraina.
Putin è troppo prevedibile», ha dichiarato Podoliak su Twitter. Ha fatto una dichiarazione in cui ammette di avere paura di perdere e tutto ciò che può fare è spaventare con questo tipo di tattiche», ha detto il consigliere ucraino, osservando che facendo l’annuncio, il presidente russo «ha violato il Trattato di non proliferazione nucleare».
Putin, nel suo annuncio di sabato, ha spiegato che la costruzione del deposito di armi nucleari tattiche in Bielorussia sarà completata entro il 1° luglio. Queste armi rimarranno sotto il controllo russo.
Ha inoltre sottolineato che questa spedizione di armi nucleari, contrariamente alle accuse ucraine, non viola gli accordi di non proliferazione perché gli Stati Uniti hanno da anni armi nucleari in altri Paesi.
La Bielorussia dispone da mesi di missili tattici Iskander in grado di trasportare testate nucleari e la Russia ha già schierato sul territorio bielorusso fino a dieci aerei da combattimento a capacità nucleare.
Fonte: (EUROPA PRESS)