Almeno tre persone sono state uccise martedì durante gli scontri tra manifestanti e «caschi blu» nella città di Goma, capitale della provincia del Nord Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo orientale.
La missione delle Nazioni Unite nella Repubblica Democratica del Congo (MONUSCO) ha dichiarato che il suo convoglio, di ritorno da una missione di rifornimento, è stato attaccato da manifestanti che avevano bloccato la strada per protestare contro la presenza della MONUSCO nel Paese.
Nel frattempo, gli aggressori hanno dato fuoco a quattro camion del convoglio prima di rubare il loro carico». Purtroppo, tre persone sono state uccise durante i tafferugli mentre le forze di pace e le Forze Armate della Repubblica Democratica del Congo (FARDC) cercavano di proteggere il convoglio», si legge in un comunicato.
La missione, che ha dichiarato che un’indagine congiunta con le autorità congolesi determinerà le circostanze, ha ribadito «il suo appello alla popolazione a facilitare la libera circolazione del personale MONUSCO, che fornisce supporto operativo alle FARDC, assicura la protezione dei civili e facilita la consegna degli aiuti umanitari».
Da parte sua, il capo della MONUSCO Bintoy Keita ha condannato le violenze durante le manifestazioni, che hanno incluso saccheggi e atti di vandalismo, e ha esortato le comunità ad astenersi dall’usare discorsi di odio e dichiarazioni incendiarie, secondo un comunicato delle Nazioni Unite.
Inoltre, nel pomeriggio, la polizia ha evacuato le barricate erette dai manifestanti lungo le principali arterie della città di Goma, ha riferito Radio Okapi.
La MONUSCO è di stanza nel nord-est del Congo da oltre 20 anni nel tentativo di mantenere la pace nel Paese, nonostante la presenza di circa 130 gruppi armati diversi che si contendono il controllo delle vaste ricchezze naturali della RDC, tra cui rame, cobalto, oro e diamanti.
Fonte: (EUROPA PRESS)