Le autorità pakistane hanno annunciato martedì che il sito web di Wikipedia è stato sbloccato dopo diversi giorni di restrizioni per presunti «contenuti blasfemi» e per la «non conformità intenzionale della piattaforma alle istruzioni» impartite dall’autorità di regolamentazione statale.
«Il Primo Ministro (del Pakistan) Shehbaz Sharif ha ordinato il ripristino del sito web di Wikipedia con effetto immediato», ha dichiarato il Ministro dell’Informazione Marriyum Aurangzeb. «Il primo ministro ha anche istituito un comitato governativo per le questioni relative a Wikipedia e ad altri contenuti online», ha dichiarato sul suo account Twitter.
Sharif ha ordinato lo sblocco del sito web dopo che il gabinetto ha esaminato la situazione e ha notato che la misura «fa più male che bene». Ha confermato lo sblocco in una dichiarazione e ha ordinato alla commissione di «analizzare e raccomandare alternative all’accesso a contenuti che possono offendere la sensibilità sociale, religiosa o culturale».
Il blocco di Wikipedia ha scatenato polemiche nel Paese, dove un gran numero di persone ha condannato la misura sui social network. Anche altre piattaforme come YouTube sono state temporaneamente bloccate in Pakistan a causa dei loro contenuti, anch’essi considerati blasfemi o immorali.
Fonte: (EUROPA PRESS)