
Pat Cullen, segretario generale del Royal College of Nursing del Regno Unito, lunedì ha accusato il governo di aver «scelto di punire» gli infermieri di tutto il Paese durante un’altra giornata di sciopero per chiedere migliori condizioni di lavoro e un aumento di stipendio nel bel mezzo della crisi economica.
L’azione indetta dai sindacati comprende uno sciopero simultaneo degli infermieri del Servizio Sanitario Nazionale e del servizio ambulanze, che segna la prima volta che questi due servizi pubblici vengono sospesi contemporaneamente.
È la prima volta che questi due servizi pubblici vengono sospesi contemporaneamente. L’organizzazione ha quindi sottolineato che si tratta del più grande sciopero nella storia del Paese, secondo quanto riportato dal quotidiano Guardian. «Ci troviamo in una situazione in cui il governo ha scelto di punire piuttosto che sedersi al tavolo delle trattative per parlare di salari», ha dichiarato Cullen.
Ha sottolineato che migliaia di infermieri stanno protestando e ha detto che «non si arrenderanno finché il governo non si alzerà e ascolterà le loro voci». Il Royal College of Nursing ha spiegato di aver convocato il doppio dei membri rispetto agli scioperi di dicembre e gennaio.
Cullen ha anche spiegato di aver scritto al Primo Ministro, Rishi Sunak, per «risolvere questa impasse il prima possibile» e ha ribadito che «non ha senso promettere maggiori finanziamenti al Servizio sanitario nazionale se non c’è un livello di retribuzione adeguato».
Il leader laburista Keir Starmer, nel frattempo, ha dichiarato che tali azioni «sono un imbarazzo per il governo» e ha affermato che il governo continua a «non prestare attenzione e a non mostrare leadership mentre il costo della vita continua ad aumentare e la situazione peggiora».
«Nessuno vuole vedere questi scioperi, nessuno vuole essere in sciopero. L’ultima cosa che gli infermieri vogliono è fare questo. Quello che vogliono è che il governo mostri una certa leadership, che si sieda a negoziare e che trovi una soluzione», ha detto.
Fonte: (EUROPA PRESS)






