
Le autorità iraniane utilizzeranno la videosorveglianza per perseguire eventuali violazioni del codice di abbigliamento islamico e per esercitare maggiori pressioni sulle donne affinché indossino il velo.
Secondo il quotidiano «Etemad», una commissione parlamentare vuole estendere a questi casi la sorveglianza già utilizzata negli spazi pubblici per individuare altri tipi di infrazioni.
In questo senso, le autorità hanno spiegato che le donne saranno avvisate via SMS di eventuali violazioni. In caso di ripetute violazioni del codice di abbigliamento, verranno applicate delle multe.
Molte donne nelle principali città del Paese non indossano il velo e i critici sostengono che non vi sia alcun sostegno sociale per tali misure, soprattutto dopo mesi di proteste contro il governo per la morte della giovane curda Mahsa Amini, deceduta dopo essere stata picchiata mentre era sotto custodia della polizia per aver violato il codice di abbigliamento.
Amini è diventato un simbolo delle manifestazioni antigovernative, che hanno provocato la peggiore crisi politica degli ultimi decenni, anche se nelle ultime settimane le proteste si sono attenuate.
Fonte: (EUROPA PRESS)






