
Il Congresso del Perù ha nuovamente respinto la proposta di anticipare le elezioni, provocando una nuova sospensione della sessione plenaria, che rinvia a venerdì il dibattito sulla richiesta di elezioni nel 2023.
Con 48 voti a favore, 75 contrari e un’astensione, il Parlamento andino ha respinto la proposta di legge di riforma costituzionale per anticipare le elezioni e indire un referendum per un’Assemblea Costituente, proposta dal partito di appartenenza dell’ex presidente Pedro Castillo, Perù Libre, come riportato dalla radio RPP.
A questo voto è seguito un riesame presentato dal parlamentare Flavio Cruz (Perú Libre), anch’esso fallito con 47 voti a favore, 78 contrari e un’astensione.
In precedenza, con 12 voti a favore, 113 contrari e 0 astensioni, la plenaria del Congresso ha respinto una votazione separata sull’anticipazione delle elezioni del 2023 e sul referendum per l’Assemblea Costituente, entrambi inclusi nel parere di Perú Libre.
Inoltre, poco dopo l’inizio del dibattito, i deputati hanno respinto un’altra proposta di legge sull’anticipazione delle elezioni presentata dai deputati di Avanza País Alejandro Cavero e Adriana Tudela, con 53 voti a favore, 70 contrari e due astensioni.
Il testo rifletteva il cambio di mandato dei rappresentanti per il mese di luglio di quest’anno, nonché la disposizione di indire un referendum per la convocazione di un’Assemblea Costituente, come riportato dalla suddetta stazione radio.
Il rifiuto delle tre proposte arriva un giorno dopo che la presidente peruviana Dina Boluarte aveva annunciato che avrebbe presentato un progetto di legge per la convocazione anticipata delle elezioni in vista del blocco della Camera legislativa peruviana.
La proposta legislativa, approvata in Consiglio dei Ministri, prevede che il Presidente della Repubblica convochi le elezioni generali per eleggere il prossimo Capo dello Stato, nonché i deputati e le deputate, l’8 ottobre 2023.
Il Perù è nel mezzo di una profonda crisi politica a seguito dell’impeachment dell’ex Presidente Pedro Castillo, che il 7 dicembre ha annunciato lo scioglimento del Parlamento andino e la creazione di un governo speciale.
Dopo l’arresto dell’ex presidente, decine di migliaia di persone hanno manifestato in varie parti del Paese per chiedere le dimissioni di Boluarte, lo scioglimento del Congresso e la convocazione urgente delle elezioni presidenziali. Più di 60 persone sono state uccise nei disordini tra manifestanti e forze di sicurezza.
Fonte: (EUROPA PRESS)






