
Le Nazioni Unite hanno ricevuto informazioni secondo cui i Talebani starebbero preparando «linee guida pratiche» sull’esatta attuazione del veto imposto all’istruzione e al lavoro delle donne nel Paese, una mossa che l’ONU considera relativamente utile per fornire almeno un quadro d’azione su un editto che ha scatenato l’indignazione internazionale nei confronti del movimento fondamentalista.
Lo ha detto chiaramente il sottosegretario generale per il coordinamento degli affari umanitari e la risposta alle emergenze Martin Griffiths durante un incontro alle Nazioni Unite questa settimana, in cui ha informato i suoi interlocutori sui risultati della sua recente visita in Afghanistan e dei suoi incontri con alti funzionari del governo talebano.
«Tutti coloro che abbiamo incontrato ci hanno detto che le autorità talebane stanno elaborando linee guida pratiche per stabilire le modalità di attuazione dell’editto. Ci è stato detto che queste linee guida sono utili», ha spiegato Griffiths, che è stato informato che saranno pubblicate nel marzo del prossimo anno.
Il funzionario umanitario ha inizialmente accolto con favore l’idea, nonostante la gravità del veto stesso. «Voglio chiarire che accogliamo con favore l’idea, ma ciò non significa che non nutriamo preoccupazioni sulle implicazioni di queste ‘linee guida'», ha detto Griffiths, sottolineando lo scollamento tra la politica interna talebana e il lavoro delle agenzie umanitarie nel Paese. «È un processo interno talebano a cui non abbiamo accesso», ha aggiunto Griffiths durante la sua apparizione, come riportato da Tolo News.
All’incontro hanno partecipato i rappresentanti delle missioni irachena e pakistana presso le Nazioni Unite. L’incaricato d’affari iracheno, Nasir Ahmad Faiq, ha raccomandato l’attuazione di un piano politico per l’Afghanistan come pietra di paragone per qualsiasi iniziativa umanitaria, data l’immobilità che percepisce a questo proposito un anno e mezzo dopo la riconquista talebana del Paese.
«Questo è il secondo anno in cui ci occupiamo della situazione umanitaria in Afghanistan senza alcun cambiamento. Per quanto tempo ancora continueremo con la stessa risposta umanitaria? È necessaria una soluzione politica a lungo termine», ha dichiarato Faiq, in un momento in cui l’Afghanistan si trova nel mezzo di una lunga crisi umanitaria, aggravata da un’ondata di freddo che ha già provocato più di 160 morti in tutto il Paese.
Fonte: (EUROPA PRESS)






