
I gruppi indigeni dell’Ecuador hanno accusato il governo del presidente Guillermo Lasso di aver rinnegato il 90% degli accordi raggiunti nei colloqui che si sono conclusi lo scorso ottobre a seguito delle proteste che hanno paralizzato il Paese in estate.
Il leader della Confederazione delle nazionalità indigene dell’Ecuador (Conaie), Leonidas Iza, ha dichiarato che il governo ecuadoriano ha rispettato solo il 10% dei 218 accordi che tre organizzazioni sociali hanno firmato con il governo, come riporta «El Comercio».
Per questo motivo, gli indigenisti hanno invitato gli ecuadoriani a votare «No» al referendum che si terrà domenica prossima, in cui si voterà su otto iniziative che deriverebbero dai negoziati svolti ai tavoli di dialogo.
«Dite no al referendum di Lasso. Fratello ecuadoriano, non cadere nella trappola, il governo non sta cercando soluzioni per il Paese. La consultazione darà solo ossigeno al cattivo governo», ha ribadito il Conaie in un messaggio sul social network Twitter.
Tra le questioni che saranno oggetto di consultazione referendaria vi sarà l’approvazione da parte della popolazione della partecipazione delle Forze Armate alla lotta contro il crimine organizzato, l’estradizione di ecuadoriani che hanno commesso reati legati al crimine organizzato o la creazione di un Consiglio Fiscale per valutare e persino sanzionare i membri della Procura della Repubblica.
La consultazione valuterà anche la possibilità di ridurre il numero dei membri dell’assemblea, di richiedere un numero minimo di membri per i partiti politici e di limitare le capacità del Consiglio per la partecipazione dei cittadini e il controllo sociale per la designazione delle autorità.
Infine, nella sezione legata alla protezione dell’ambiente, il referendum valuterà la possibilità di incorporare un sistema di protezione dell’acqua nel Sistema Nazionale delle Aree Protette, così come il vantaggio di compensare gli individui e le comunità per il loro supporto nei servizi ambientali.
Fonte: (EUROPA PRESS)






