
La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen è arrivata giovedì nella capitale ucraina, Kiev, per un vertice con il Presidente ucraino Volodymyr Zelenski, a cui parteciperanno circa 15 Commissari europei, in un’ulteriore dimostrazione di sostegno politico al governo ucraino di fronte all’invasione russa e per discutere dei progressi verso una possibile adesione all’Unione europea (UE).
«È bello tornare a Kiev, la mia quarta volta dall’inizio dell’invasione russa», ha dichiarato la Von der Leyen sul suo account Twitter, dove ha sottolineato che questa volta viaggia con la sua «squadra di commissari». «Siamo tutti insieme per dimostrare che l’UE è al fianco dell’Ucraina con la stessa fermezza di sempre e che rafforzeremo il nostro sostegno e la nostra cooperazione», ha aggiunto.
Alla vigilia del viaggio, l’Alto rappresentante per la politica estera dell’UE, Josep Borrell, ha dichiarato che «dobbiamo essere ottimisti e allo stesso tempo realisti», sottolineando che l’eventuale adesione dell’Ucraina al blocco europeo deve seguire un processo basato su riforme che «nessuno può saltare». Sebbene Bruxelles e l’UE-27 abbiano compiuto passi senza precedenti per avvicinare l’Ucraina all’UE, concedendole lo status di candidato in tempi record, Borrell ha affermato che il suo ingresso nel blocco non sarà «una cosa di domani».
L’incontro tra la Commissione europea e il governo ucraino servirà ad approfondire il dialogo sul processo di adesione e a rivedere il programma di riforme di Kiev per l’adesione all’UE. Il giorno successivo si terrà un vertice UE-Ucraina alla presenza del Presidente del Consiglio europeo Charles Michel.
In termini di annunci, si attende la conferma ufficiale che l’UE aumenterà la capacità della sua missione di addestramento per le truppe ucraine fino a formare 30.000 militari, il doppio dell’obiettivo iniziale, nonché uno stanziamento di 25 milioni per i programmi di sminamento sul terreno e l’adozione formale del settimo lotto di 500 milioni dal fondo che l’UE utilizza per pagare le spedizioni di armi all’Ucraina.
Fonte: (EUROPA PRESS)






