![Un veicolo dell'Alto Consiglio per l'Unità dell'Azawad nella regione di Timbuctù, in Mali. Un](https://www.news360.es/wp-content/uploads/2023/02/fotonoticia_20230202182836_1920-3.jpg)
Una delegazione di mediazione internazionale ha incontrato la coalizione di ribelli tuareg Coordination of Azawad Movements (CMA) nel nord del Mali, nel tentativo di rinnovare il dialogo tra i firmatari dell’accordo di pace del 2015.
La missione internazionale, composta da ambasciatori, diplomatici e osservatori indipendenti accreditati nel Paese, si è recata da Bamako alla roccaforte tuareg di Kidal, nel nord del Paese, con l’obiettivo di tenere una riunione per avvicinare le posizioni al governo maliano, secondo quanto riportato giovedì dal portale di notizie Maliweb.
All’incontro hanno partecipato anche rappresentanti dell’Unione Africana, della Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale (ECOWAS) e della Missione di Stabilizzazione Multidimensionale Integrata delle Nazioni Unite in Mali (MINUSMA), secondo quanto riportato dal portavoce dell’AMC, Attaye Ag Mohamed, sul suo profilo Twitter.
«Chiediamo alle due parti di tornare al dialogo», ha spiegato una fonte diplomatica a conoscenza del processo di mediazione, guidato dall’Algeria, aggiungendo che si sta cercando di «rilanciare» l’istituzione di commissioni per dare seguito all’accordo, come riportato da Radio France Internationale.
Il CMA, un’alleanza di gruppi nazionalisti tuareg e arabi del Nord, ha sospeso la sua partecipazione all’accordo di pace del 2015 a dicembre e ha chiesto un processo di mediazione internazionale in una sede neutrale di fronte alla riluttanza della giunta maliana a rispettare l’accordo.
In precedenza, la coalizione tuareg aveva chiesto all’Algeria un incontro d’emergenza a fronte di quello che percepiva come il collasso dell’accordo di pace firmato nel 2015, citando la «persistente mancanza di volontà politica delle autorità di transizione» di porre fine alle ostilità nella regione dell’Azawad, dove i separatisti chiedono una maggiore autonomia.
In base al patto firmato nel 2015, i gruppi separatisti tuareg sono entrati a far parte delle forze armate, è stato siglato un cessate il fuoco e si è proposto di dare maggiori poteri alla parte settentrionale del Mali, oltre alla creazione di una forza di sicurezza regionale e di un piano di sviluppo.
Fonte: (EUROPA PRESS)