
La vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, ha partecipato mercoledì ai funerali di Tyre Nichols, il giovane nero morto per le ferite causate da cinque agenti di polizia dopo un pestaggio nella città di Memphis.
La Casa Bianca ha annunciato martedì che Harris avrebbe partecipato al funerale insieme al reverendo Al Sharpton e ad altri leader dei diritti civili. I genitori di Nichols hanno invitato telefonicamente il vicepresidente all’inizio della giornata, ha dichiarato l’avvocato che rappresenta la famiglia, come riporta Bloomberg.
Anche se Harris non ha parlato, la sua presenza è simbolica nel contesto delle proteste in corso negli ultimi giorni per la morte del giovane, che ha portato al licenziamento di almeno sette agenti della polizia di Memphis.
Il reverendo J. Lawrence Turner, pastore e officiante della funzione, ha detto che Nichols era «una brava persona, una bella anima, un figlio, un padre, un fratello, un amico». «Un essere umano scomparso troppo presto, a cui sono stati negati i diritti alla vita, alla libertà e alla ricerca della felicità», ha aggiunto, come riportato da NBC News.
Tra i presenti c’erano Philonise Floyd, il fratello minore di George Floyd, il cittadino afroamericano morto mentre veniva trattenuto dagli agenti di polizia a Minneapolis, e Tamika Palmer, la cui figlia Breonna Taylor è morta dopo essere stata colpita dalla polizia durante un raid nel 2020.
Nichols, 29 anni, è morto il 10 gennaio per le ferite inferte da cinque ex agenti di polizia di Memphis, che saranno processati per presunto omicidio. Il giovane è morto tre giorni dopo che la polizia lo aveva arrestato per presunta guida spericolata della sua moto.
La sua morte ha scatenato negli ultimi giorni una nuova ondata di proteste contro la brutalità della polizia in città come Memphis, New York e Washington, tra le altre, che ha rimesso in discussione il movimento Black Lives Matter.
Fonte: (EUROPA PRESS)






