
Il Congresso peruviano ha respinto il testo presentato dal presidente del Comitato per la Costituzione, Hernando Guerra García, per anticipare le elezioni generali al 2023, dopo di che la sessione è stata sospesa e riprogrammata per giovedì.
Il testo, presentato in giornata e che rifletteva modifiche alla durata del mandato della Presidente Dina Boluarte, è stato respinto dopo cinque ore di dibattito con 68 voti contrari, 54 favorevoli e due astensioni, secondo quanto riportato da Andina.
Successivamente, è stata effettuata un’altra votazione per avviare il dibattito su un’iniziativa presentata dai deputati di Avanza País Alejandro Cavero e Adriana Tudela. Tuttavia, è stata respinta con 52 voti a favore, 58 contrari e due astensioni.
A seguito di ciò, il deputato di Perù Libero Jaime Quito ha chiesto un dibattito di minoranza su un’altra proposta che prevedeva elezioni anticipate quest’anno accompagnate da un referendum su un’Assemblea Costituente, secondo quanto riportato dai media peruviani.
Infine, il presidente del Congresso, José Williams, ha rinviato la sessione a domani giovedì alle 10 (ora locale). Per essere approvata, l’iniziativa necessitava di 87 voti, difficili da raggiungere a causa della mancanza di consenso tra le forze politiche.
Da lunedì, Guerra García sta conducendo una serie di contatti con i diversi banchi del Parlamento con l’obiettivo di raggiungere un accordo sull’anticipazione delle elezioni, una misura richiesta dai manifestanti fin dalla cacciata dell’ex presidente Pedro Castillo.
Il Paese latinoamericano è sprofondato in una profonda crisi politica in seguito alla destituzione di Castillo, che il 7 dicembre ha annunciato lo scioglimento del Parlamento andino e la creazione di un governo di eccezione.
Dopo l’arresto dell’ex presidente, decine di migliaia di persone hanno manifestato in varie parti del Paese per chiedere le dimissioni di Boluarte, lo scioglimento del Congresso e la convocazione urgente delle elezioni presidenziali. Più di 60 persone sono state uccise nei disordini tra manifestanti e forze di sicurezza.
Fonte: (EUROPA PRESS)






