L’opposizione democratica birmana ha indetto uno sciopero generale per mercoledì prossimo, 1° febbraio, in occasione dell’anniversario del colpo di Stato che ha posto fine al governo civile a favore di una giunta militare.
«Abbiamo scosso il dittatore con la voce del nostro silenzio», ha dichiarato il Comitato di coordinamento dello sciopero generale (SGC), secondo il quotidiano Irrawadi.
La giunta militare sostiene che la vita è tornata alla normalità, ma l’opposizione e le milizie antigovernative cercheranno di paralizzare il Paese. «Il 1° febbraio organizzeremo ancora una volta uno sciopero silenzioso per ricordare al mondo che il nostro popolo continua a lottare con tutti i mezzi nonostante la crudele oppressione del regime terrorista (…) e per chiarire che non accetteremo le elezioni illegali previste», ha avvertito il CCHG.
Il CCHG comprende più di trenta comitati di sciopero locali. Mercoledì, la Commissione invita i birmani a rimanere a casa tra le 10:00 e le 15:00 del pomeriggio.
L’anno scorso sono stati indetti due scioperi generali silenziosi, il 1° febbraio, anniversario del colpo di Stato, e il 24 marzo, Giornata dei diritti umani. La giunta militare ha programmato manifestazioni di risposta.
L’Associazione per il sostegno dei prigionieri politici ha contato almeno 2.890 morti e più di 17.400 arrestati dopo il colpo di Stato.
Fonte: (EUROPA PRESS)