Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha concluso sabato un accordo «storico» tra la società energetica Eni, controllata dal governo italiano, e la società statale libica per circa 7,3 miliardi di euro per lo sviluppo di due giacimenti di gas al largo di Tripoli.
L’accordo mira a rilanciare il settore energetico libico degli idrocarburi – la sua principale fonte di reddito – e a fornire all’Italia almeno 1,1 miliardi di metri cubi di gas aggiuntivi a partire dal 2026, un ulteriore passo avanti nel desiderio di sostituire il gas russo.
Le firme sono state apposte dall’amministratore delegato dell’ENI Claudio Descalzi e dal presidente della National Oil Corporation (NOC) libica Farhat Bengdara.
Nella sua prima visita nel Paese dopo aver assunto l’incarico nell’ottobre dello scorso anno, Meloni ha sottolineato le relazioni storiche tra i due Paesi in un momento in cui la Libia si trova nel mezzo di un nuovo episodio della sua lunga crisi politica ed è nuovamente divisa in due amministrazioni parallele.
Meloni è stato ricevuto dal primo ministro dell’unità, Abdelhamid Debeibé, che non è riconosciuto dalle autorità dell’est del Paese, che considerano il suo mandato illegittimo in quanto scaduto senza che si siano tenute le elezioni, continuamente rinviate e ora senza data fissa.
Meloni ha inoltre discusso dell’attuale posizione della Libia come scalo essenziale sulla rotta migratoria verso l’Europa e come attore indispensabile nella strategia contro gli arrivi non autorizzati che il leader del partito di estrema destra Fratelli d’Italia intende attuare, nonostante le molteplici denunce delle organizzazioni internazionali che accusano le autorità libiche di maltrattamenti e abusi sui migranti detenuti.
«La Libia è una priorità per la sicurezza italiana, non a caso quella a Tripoli è una delle mie prime visite istituzionali nell’area», ha detto Meloni in dichiarazioni riportate dal quotidiano ‘L’Stampa’, in occasione di un incontro per negoziare con Tripoli maggiori aiuti economici in cambio di controlli ancora più severi contro l’immigrazione.
«Dobbiamo raddoppiare gli sforzi», ha dichiarato Meloni, per la quale «la cooperazione nella lotta ai flussi di immigrazione irregolare è una questione fondamentale per tutti».
Sulla crisi libica, Meloni ha assicurato che «l’Italia si impegnerà a fare la sua parte per garantire una maggiore unità della comunità internazionale sulla questione».
«Abbiamo ribadito la piena disponibilità dell’Italia a favorire un percorso legittimo per lo svolgimento delle elezioni e per la stabilizzazione della situazione libica, essenziale per consentire al nostro partenariato di raggiungere un potenziale molto maggiore di quello che ha già», ha detto.
Fonte: (EUROPA PRESS)