
Un tribunale di Helsinki ha giudicato i giornalisti Laura Halminen e Tuomo Pietiläinen colpevoli di aver rivelato informazioni classificate sui servizi segreti militari finlandesi, in un verdetto duramente criticato dalle associazioni della stampa come un attacco alla libertà di informazione.
L’articolo investigativo conteneva dettagli su «organizzazione, capacità e forniture» di un centro di comunicazione dell’esercito a Jyvaskyla, 230 chilometri a nord di Helsinki.
L’articolo è stato pubblicato nel 2017 su «Helsingin Sanomat», uno dei media più prestigiosi del Paese, in un momento in cui la Finlandia stava discutendo una nuova legge per aumentare i poteri delle forze di sicurezza di raccogliere informazioni personali.
La società madre del giornale, Sanoma Media, ha difeso i suoi giornalisti sostenendo che c’erano «forti ragioni sociali per scrivere l’articolo», ma il tribunale non ha accettato le loro argomentazioni. Il caso si è concluso con una multa per Pietiläinen e un verdetto di colpevolezza senza condanna per Halminen.
La presidente dell’Associazione dei giornalisti finlandesi, Hanne Aho, ha deplorato il «sorprendente verdetto che ha concluso questo insolito processo». Secondo quanto riportato dall’emittente pubblica finlandese YLE, Aho ha criticato aspramente una decisione che limita di fatto il diritto del pubblico all’informazione.
«Sarà un punto di svolta. Il nostro ruolo è quello di raccontare alla gente ciò che sta accadendo in questo Paese, e questo diritto è stato limitato», ha aggiunto.
Fonte: (EUROPA PRESS)






