
Il governo iraniano ha annunciato mercoledì sanzioni contro 34 persone ed entità dei Paesi dell’Unione europea (UE) e del Regno Unito, tra cui l’ex vicepresidente del Parlamento europeo Alejo Vidal-Quadras – già sanzionato nell’ottobre 2022 – in risposta alle ultime misure punitive del blocco e di Londra per la repressione delle manifestazioni che si sono svolte da settembre in seguito alla morte in carcere di una donna arrestata perché avrebbe indossato il velo in modo non corretto.
Il Ministero degli Esteri iraniano ha dichiarato che le sanzioni «rientrano nelle norme e nei meccanismi pertinenti» e sono «un’azione reciproca» alle misure dell’UE e del Regno Unito, accusando il blocco e Londra di «sostenere i terroristi, incitare ad atti terroristici e alla violenza in Iran e interferire negli affari interni» del Paese asiatico.
«L’Iran condanna le azioni dell’UE e del regime britannico con il loro sostegno e la loro facilitazione, nonché il rifiuto di affrontare le azioni distruttive degli individui e delle istituzioni sanzionate, che violano i loro obblighi internazionali nel campo della lotta al terrorismo», ha dichiarato in una dichiarazione pubblicata sul suo sito web.
Le sanzioni includono il divieto di rilascio del visto, il divieto di ingresso nel territorio iraniano, il blocco dei conti bancari e la confisca delle proprietà e dei beni che questi individui ed entità potrebbero avere sotto la giurisdizione di Teheran.
Le entità sanzionate sul territorio dell’UE sono l’emittente Radio J con sede in Francia, l’European Friends of Israel (EFI) e la società di costruzioni Bau Heberger, «per il loro coinvolgimento nella fabbricazione di armi chimiche utilizzate nella guerra imposta con l’Iraq (1980-1988)».
Tra le persone sanzionate figurano il viceministro dell’edilizia abitativa francese, Olivier Klein; il comandante delle forze tedesche in Giordania, Timo Heimbach; il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo; il filosofo e scrittore Bernard-Henry Lévy; l’ex deputato francese Gilbert Mitterrand; il direttore della rivista «Charlie Hebdo», Gerard Biard; Laurent Souresseau e Silvie Coma, anch’essi collaboratori della rivista; e diversi europarlamentari provenienti da Germania, Austria, Italia, Svezia e Paesi Bassi, tra gli altri.
Nel caso del Regno Unito, le sanzioni riguardano la Henry Jackson Society, il procuratore generale britannico Victoria Prentis, il vice procuratore generale britannico Michael Tomlinson, l’ex capo dei servizi segreti Richard Dearlove, il capo di stato maggiore dell’esercito Patrick Sanders, l’ex capo dell’MI6 Alex Younger, l’ex ministro della Difesa Liam Fox, il direttore generale delle carceri Phil Capel e il capo del dipartimento antiterrorismo Bethan David.
Fonte: (EUROPA PRESS)






