
Una donna accusata di aver partecipato all’assalto del 6 gennaio 2021 al Campidoglio negli Stati Uniti è stata dichiarata colpevole mercoledì di diversi reati, tra cui quello di aver minacciato l’allora speaker della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, Nancy Pelosi.
L’Ufficio del Procuratore degli Stati Uniti ha dichiarato che la donna, identificata come Pauline Bauer, 55 anni, è accusata di una dozzina di capi d’accusa, tra cui insurrezione, ostruzione di procedimenti ufficiali, violazione di domicilio, aggressione e condotta disordinata.
Il giudice distrettuale Trevor McFadden ha ritenuto la donna colpevole di molti di questi reati per aver cercato di impedire al Congresso di riunirsi quel giorno per certificare la vittoria di Joe Biden alle elezioni presidenziali statunitensi. «Le prove dimostrano che Bauer ha violato Capitol Hill e ha minacciato Nancy Pelosi», si legge in diversi documenti del tribunale, secondo The Hill.
La donna si trovava a pochi passi dall’ufficio di Pelosi, di cui ha chiesto l’allontanamento forzato. «Portatela qui. Verremo a prenderti se non la porti subito», ha avvertito. Inoltre, ha spinto diversi agenti di polizia, contro i quali ha anche urlato.
Bauer, che è stato allontanato con la forza dal Campidoglio, è stato arrestato mesi dopo nello Stato della Pennsylvania. Potrebbe rischiare fino a 20 anni di carcere.
Fonte: (EUROPA PRESS)