
La presidente del Perù, Dina Boluarte, ha chiesto al Congresso del Paese di accelerare il processo elettorale, assicurando che non ha intenzione di rimanere in carica oltre lo svolgimento delle nuove elezioni presidenziali.
«Ora chiedo al Congresso di dare priorità all’anticipazione delle elezioni (…) Me ne andrò quando i membri del Congresso voteranno e avremo indetto le elezioni generali», ha dichiarato il presidente peruviano in una conferenza stampa, secondo quanto riportato da «La República».
Ha sottolineato che «nessuno» del suo governo intende rimanere al potere, anche se si è chiesta se la crisi che il Paese sta affrontando non si risolverà con le sue dimissioni. «Le mie dimissioni risolverebbero la crisi e la violenza, e chi assumerebbe la Presidenza della Repubblica», ha detto Boluarte.
Nel frattempo, ha sostenuto di essere presidente a causa del «colpo di Stato di Castillo», affermando di aver assunto la presidenza dopo che l’ex presidente Pedro Castillo ha annunciato lo scioglimento del Congresso e l’istituzione di un governo di eccezione.
«Qui non c’è una vittima, signor Castillo, c’è un Paese che sta morendo dissanguato a causa della sua irresponsabilità», ha ribadito Boluarte.
Tuttavia, il presidente peruviano ha stimato le perdite registrate da dicembre a più di 5 miliardi di soles (1,188 miliardi di euro) in danni alle infrastrutture del Paese e perdita di produzione, come riportato da «El Correo».
Boluarte ha quindi chiesto una tregua nazionale «per il bene del Paese», ribadendo il suo rifiuto della violenza.
«Il governo riconosce il diritto di protestare. Anch’io ho partecipato alle proteste e ho marciato per rivendicazioni giuste, ma credo che il diritto di protestare non possa essere accompagnato da violenza, distruzione e morte», ha dichiarato.
Fonte: (EUROPA PRESS)