Il presidente egiziano Abdelfattah al-Sisi ha incontrato mercoledì in India il primo ministro indiano Narendra Modi nel tentativo di incrementare la cooperazione economica e di sicurezza e di rafforzare i legami di fronte al terrorismo transfrontaliero.
«Entrambi i Paesi concordano sulla necessità di un’azione congiunta per affrontare il terrorismo transfrontaliero. E per questo continueremo a cercare di allertare la comunità internazionale», ha dichiarato Modi, come riportato dal Times of India.
Da parte sua, il presidente egiziano ha sottolineato che «lo sviluppo non può essere raggiunto senza sicurezza e stabilità». Al Sisi ha detto di aver discusso con Modi vari modi «ottimali» per combattere il terrorismo e il pensiero estremista.
Il leader egiziano, giunto a Nuova Delhi martedì su invito di Modi, ha firmato cinque protocolli d’intesa con Modi, tra cui uno sulla collaborazione informatica. Le due parti hanno anche deciso di rafforzare la loro cooperazione in materia di difesa, come riporta il quotidiano «Al Ahram».
Le osservazioni del Primo Ministro Modi sul terrorismo si riferiscono alle accuse dell’India contro il Pakistan per il presunto sostegno a gruppi terroristici che operano nel Kashmir, una regione contesa tra i due Paesi dal 1947.
L’Egitto, che si è dimostrato aperto al dialogo con Nuova Delhi, soprattutto in materia di difesa a causa del suo interesse per i sistemi missilistici indiani Akash, ha sempre sostenuto il dialogo tra le due nazioni sul Kashmir, pur rimanendo neutrale.
L’India vede con favore la posizione diplomatica del Cairo, che non si è espressa nemmeno contro i commenti dell’ex portavoce del partito nazionalista indù Bharatiya Janata Party (BJP) Nupur Sharma, che ha criticato apertamente il profeta Maometto e le cui osservazioni hanno scatenato proteste in diversi Paesi del Golfo.
Fonte: (EUROPA PRESS)