
Un referendum su un emendamento costituzionale per anticipare le elezioni è stato dichiarato non valido in Slovacchia a causa della bassa affluenza alle urne: solo il 27% degli elettori si è recato a votare, ben al di sotto del 50% richiesto.
I sostenitori dell’emendamento costituzionale volevano consentire elezioni anticipate in Slovacchia, come è comune in altri Paesi dell’UE, ma il 97,5% degli elettori si è dichiarato contrario a questa opzione, anche se la loro decisione non ha alcun effetto.
Finora la Costituzione slovacca prevedeva che il Parlamento, eletto per un mandato di quattro anni, non potesse essere sciolto prima di una certa data, anche se un governo crolla e non si riesce a trovare una maggioranza per una nuova coalizione.
L’opposizione di sinistra ha proposto il referendum dopo che circa 400.000 elettori hanno firmato una petizione che chiedeva il cambiamento.
Bratislava è attualmente governata da una coalizione tripartitica conservatore-populista guidata dal primo ministro Eduard Heger, priva di maggioranza parlamentare e destinata a una catastrofe elettorale alle prossime elezioni, secondo tutti i sondaggi.
Questo non ha impedito ai partiti della coalizione di fare tutto il possibile per evitare il referendum, anche se sono passati due decenni dall’ultimo plebiscito che ha raggiunto la soglia di affluenza richiesta nel Paese.
Fonte: (EUROPA PRESS)






