
L’ex leader delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC), Rodrigo Londoño, ha accettato di parlare con l’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN) per negoziare un accordo di pace con il governo di Gustavo Petro.
In una lettera indirizzata al comandante dell’ELN Antonio García e pubblicata sul social network Twitter, Londoño ha espresso il desiderio di contribuire con il suo granello di sabbia al «titanico compito di raggiungere la pace totale a cui anela la nazione colombiana».
«Rispettato Antonio: le ragioni di questa lettera sono molteplici. Naturalmente, una di queste è che la ricerca di una soluzione politica e negoziata al conflitto armato tra lo Stato colombiano e l’ELN è una questione pubblica di interesse nazionale», ha esordito l’ex leader delle FARC nella sua lettera.
Londoño ha ricordato che il successo di questo nuovo tentativo di porre fine alla rivolta armata dipende dal benessere di centinaia di comunità e dalla salvaguardia di migliaia di vite umane, motivo che lo ha spinto ad aiutare nello sviluppo delle «difficoltà che si presentano in un negoziato politico».
«L’esperienza dei colloqui di pace all’Avana, che hanno portato alla firma dell’Accordo finale di pace tra lo Stato colombiano e le FARC-EP, ci ha dimostrato che i nemici della pace sono forti e potenti. Tuttavia, nessuno di loro fa parte dell’attuale governo e, al contrario, sono in attesa di qualsiasi tentativo di soluzione negoziale al conflitto che persiste nel Paese», ha dichiarato Londoño.
In questo senso, ha elogiato l’attuale governo colombiano, «democraticamente eletto da milioni di colombiani che sognano un Paese giusto e pacifico», per il suo profondo impegno nel raggiungere «il silenzio delle armi di tutti gli attori armati».
«È chiaro che eleggendolo, la maggioranza della Colombia ha dato un secco no alla violenza e alla guerra, ha votato per porre fine all’uso delle armi in politica», ha sostenuto l’ex guerrigliero.
Londoño ha sottolineato l’importanza di agire nell’interesse delle maggioranze del Paese e di affrontare con rapidità, grandezza e generosità le inutili tensioni tra le due parti del tavolo negoziale.
«Sono fiducioso che le deliberazioni interne alla militanza dell’ELN nel suo complesso alimenteranno proposte volte a raggiungere un accordo di pace con lo Stato colombiano il prima possibile». A tal fine, offro l’esperienza delle ormai defunte FARC-FP, convinto che in uno scambio rispettoso fioriscano sempre nuovi elementi per una soluzione negoziale alla violenza persistente», ha aggiunto.
«In questo modo, sarò pronto a parlare con te, Antonio, se lo desideri, nel luogo e alle condizioni che il governo del presidente Petro e le autorità consentiranno. Il mio desiderio è di contribuire con un granello di sabbia al titanico compito di raggiungere la pace totale a cui la nazione colombiana anela», ha aggiunto, condividendo la sua convinzione che la pace nel Paese debba «iniziare una volta per tutte».
Fonte: (EUROPA PRESS)






