Secondo le organizzazioni non governative Democracy for the Arab World Now (DAWN) e SMEX, le autorità saudite sono riuscite a «infiltrarsi» in Wikipedia e hanno condannato due amministratori di Wikipedia nel tentativo di controllare i contenuti del sito.
L’ONG ha dichiarato che un’indagine di Wikimedia ha portato all’interruzione di tutti gli amministratori di Wikimedia in Arabia Saudita nel dicembre 2022 e ha rivelato che il governo saudita ha reclutato due amministratori dell’organizzazione nel Paese per lavorare come «agenti» per monitorare le informazioni e scoprire i creatori di contenuti critici nei confronti delle autorità.
Fonti a conoscenza della questione, che hanno parlato con queste ONG, hanno precisato che le autorità hanno arrestato nel settembre 2020 due amministratori di Wikipedia, Osama Khalid e Ziyad al-Sofiani, accusati di «modificare l’opinione pubblica» e «violare la morale pubblica».
In seguito sono stati condannati a pene detentive rispettivamente di cinque e otto anni, anche se nel settembre 2022 un tribunale ha aumentato la pena contro Khalid per le stesse accuse a 32 anni.
Wikipedia si affida a un certo numero di amministratori e redattori volontari, autorizzati da Wikimedia. Pertanto, sebbene non siano dipendenti di Wikimedia e non ricevano compensi, Wikimedia ha stabilito degli standard comunitari che conferiscono loro i privilegi di redattori indipendenti e fidati che si autoregolano e gestiscono i contenuti.
«L’infiltrazione del governo saudita in Wikipedia con agenti governativi che agiscono come redattori indipendenti e l’imprigionamento di due redattori che si sono rifiutati di seguire gli ordini dimostrano non solo il persistente uso di spie all’interno delle organizzazioni internazionali, ma anche i pericoli che si corrono nel tentativo di produrre contenuti indipendenti nel Paese», ha denunciato la direttrice esecutiva di DAWN Sarah Leah Whitson.
«È gravemente irresponsabile che le organizzazioni e le aziende internazionali pensino che le loro filiali possano operare in modo indipendente o sicuro al di fuori del controllo del governo saudita», ha dichiarato.
In questo senso, Raed Jarrar, direttore di DAWN per l’advocacy, ha sottolineato che «è spregevole, anche se del tutto prevedibile, che il governo saudita abbia messo sotto processo dei sauditi solo per aver pubblicato contenuti sulle violazioni dei diritti umani». «Wikimedia deve anche assumersi la responsabilità del fatto che i suoi redattori autorizzati stiano languendo in prigione per il lavoro svolto per le pagine di Wikipedia».
Nel frattempo, il direttore esecutivo della SMEX, Mohamed Nayem, ha dichiarato che «l’infiltrazione di Wikipedia è un altro esempio degli sforzi del governo saudita per controllare l’informazione online e la produzione di conoscenza nella nostra regione». «È preoccupante che gli sforzi del governo saudita per diffondere la disinformazione sui suoi abusi abbiano fatto breccia in una piattaforma internazionale affidabile e credibile come Wikipedia», ha dichiarato.
La dichiarazione arriva dopo che Wikimedia ha annunciato a dicembre il divieto di accesso a 16 utenti che «sono caduti in un conflitto di interessi modificando progetti di Wikipedia nella regione del Medio Oriente e del Nord Africa».
Fonte: (EUROPA PRESS)
