
Il Presidente russo Vladimir Putin si è scagliato nuovamente contro i governi occidentali nel suo discorso di Capodanno, accusando l’Occidente di «mentire sulla pace» mentre «si prepara all’aggressione», con l’Ucraina come presunta pedina di un conflitto più ampio.
«Usano cinicamente l’Ucraina per indebolire e dividere la Russia», ha detto il presidente russo, che invece di rivolgersi alla nazione dal Cremlino, ha registrato il suo discorso dagli uffici del distretto militare meridionale, cioè accanto ai militari direttamente coinvolti nell’offensiva militare lanciata a febbraio sull’Ucraina.
Putin ha affermato che l’Occidente ora «ammette prontamente» di non cercare la pace e di non voler in alcun modo risolvere il «grave conflitto» nel Donbas, la parte orientale dell’Ucraina dove nel 2014 è scoppiata una ribellione separatista.
«In realtà, hanno sostenuto i neonazisti in tutte le aree, che hanno continuato a condurre azioni militari apertamente terroristiche contro i civili nelle Repubbliche popolari», ha aggiunto il presidente russo.
Putin, infatti, ha sottolineato che l’offensiva lanciata a febbraio aveva come unico scopo quello di difendere i civili che «da otto anni sono vittime di un genocidio» da parte delle autorità ucraine, secondo gli estratti del discorso riportati dalle agenzie di stampa ufficiali.
La trasmissione di questo discorso ha coinciso con una nuova ondata di attacchi aerei su diverse regioni dell’Ucraina, tra cui Kiev, dove almeno una persona è stata uccisa e molte altre ferite.
«GUERRA DI SANZIONI
Il presidente russo si è anche scagliato contro la «guerra delle sanzioni» lanciata in seguito all’invasione dell’Ucraina, pur rivendicando la forza del Paese di fronte a coloro che ne auspicavano la «distruzione totale».
Per quanto riguarda i soldati russi morti in queste operazioni, Putin si è impegnato ad aiutare le famiglie a «crescere i loro figli», dando loro un’istruzione e aiutandoli a trovare lavoro.
Fonte: (EUROPA PRESS)






