Diversi leader politici latinoamericani hanno espresso il loro sostegno alla vicepresidente argentina Cristina Fernández Kirchner, pur condannando la sentenza di un tribunale argentino che martedì scorso l’ha condannata a sei anni di carcere e all’interdizione a vita dai pubblici uffici per presunta corruzione nel «caso Vialidad».
Il presidente del Messico, Andrés Manuel López Obrador, ha espresso la sua «più ampia solidarietà» al vicepresidente argentino. «Non ho dubbi che sia vittima della vendetta politica e delle nefandezze antidemocratiche del conservatorismo», ha dichiarato.
Il leader cubano, Miguel Díaz-Canel, ha voluto ribadire il suo rifiuto «dei processi giudiziari politicamente motivati», riaffermando «tutto» il suo «appoggio e solidarietà» alla Fernández Kirchner «di fronte all’accanimento giudiziario e mediatico contro di lei». A questo messaggio, Díaz-Canel ha aggiunto due messaggi: «Cuba ti abbraccia» e «Tutti con Cristina».
La presidente dell’Honduras, Xiomara Castro, si è unita alla solidarietà e al sostegno inviati alla vicepresidente argentina, «che ora sta affrontando l’attacco della ‘lawfare’ dopo essere sopravvissuta a un fallito attentato alla sua vita».
«La verità prevarrà e la volontà del popolo argentino è dietro di voi», ha aggiunto il presidente honduregno prima di esprimere «forza a Cristina».
Nella stessa ottica, il presidente della Bolivia, Luis Arce, ha dichiarato che «stanno cercando di bandire Fernández de Kirchner dalla vita politica con una sentenza ingiusta».
«Siamo sicuri che la verità prevarrà su qualsiasi attacco alla dignità del popolo e alla democrazia nella nostra grande patria», ha aggiunto Arce.
Anche l’ex presidente boliviano Evo Morales ha condannato la sentenza e ha espresso il suo sostegno al politico argentino. «Il nostro più veemente ripudio e condanna del golpe giudiziario e truccato che tenta di troncare i diritti politici della nostra sorella Cristina Kirchner», ha dichiarato su Twitter.
«Dopo aver fallito nel tentativo di assassinarla, oggi cercano di eliminarla politicamente. Forza sorella Cristina, la lotta continua», ha criticato Morales.
Dal Brasile, il presidente del Partito dei Lavoratori di Luiz Inácio Lula da Silva, Gleisi Hoffman, ha dichiarato che Cristina è «vittima di persecuzione e politicizzazione da parte della magistratura». «Il PT è al suo fianco, forza, la verità vincerà».