
L’Assemblea nazionale francese ha respinto venerdì l’ultima mozione di censura presentata dalla coalizione di sinistra Nuova Unione Popolare Ecologista e Sociale (NUPES) contro il governo, che ha ottenuto solo 87 voti sui 288 necessari per il suo successo, portando all’approvazione finale del bilancio della Sicurezza Sociale.
Il meccanismo di controllo dell’Esecutivo è stato presentato dal gruppo parlamentare dopo che il Primo Ministro, Elisabeth Borne, ha attivato mercoledì per la settima volta consecutiva in autunno l’articolo 49.3 della Costituzione che permette di approvare una legge senza l’appoggio della Camera.
Il Primo Ministro ha criticato in Aula il fatto che il susseguirsi di mozioni di censura abbia «ridotto notevolmente il tempo utile per la discussione» di questo bilancio. «Sei mozioni di censura, più che in tre anni per Michel Rocard», ha rimproverato, secondo ‘Le Figaro’.
Il bilancio è stato approvato alla vigilia della scadenza del periodo di revisione di 50 giorni previsto dal testo costituzionale e prevede misure di prevenzione sanitaria e un aumento del prezzo del tabacco.
Martedì scorso il Senato aveva respinto la legge sul finanziamento della previdenza sociale per il 2023, spingendo il primo ministro a ricorrere nuovamente a questo strumento. Poco dopo, la leader di France Insoumise (LFI), Mathilde Panot, ha annunciato la mozione di censura votata venerdì, solo due giorni dopo il fallimento di un’altra mozione di censura avviata dallo stesso partito.
I principali gruppi di opposizione, La France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon e il Rassemblement Nationale di Marine Le Pen, sono stati i promotori di diverse mozioni di censura nelle ultime settimane, che finora non hanno ottenuto i voti necessari per passare.






