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UE-. Bruxelles multa cinque aziende per 157 milioni di euro per il cartello di fissazione dei prezzi dello stirene

Roberto De Luca

2022-11-29
Archivio
Archivio – Bandiere dell’UE presso la sede della Commissione europea a Bruxelles – ALEXEY VITVITSKY / SPUTNIK / CONTACTOPHOTO

La Commissione europea ha annunciato martedì una multa di 157 milioni di euro per cinque aziende chimiche – Sunpor, Synbra, Synthomer, Synthos e Trinseo – per aver fissato i prezzi nel mercato dello stirene monomero, una sostanza utilizzata principalmente nella produzione di plastiche, vernici, gomme sintetiche e resine.

Le aziende hanno ammesso la loro partecipazione tra il 2012 e il 2018 al cartello sanzionato da Bruxelles e hanno accettato di collaborare per risolvere il caso, secondo i servizi dell’UE, che specificano che il patto illegale è stato rivelato da una sesta azienda, INEOS, che per la sua collaborazione non è stata multata.

L’azienda che pagherà la cifra più alta è Synthomen, con 43 milioni di euro, seguita da Trinseo, con 32,6 milioni di euro, Synthos, con 32,5 milioni di euro, e Synbra, con 17,2 milioni di euro. L’esecutivo dell’UE ha concesso a tutti loro riduzioni tra il 20 e il 50% per la loro collaborazione durante il processo.

Secondo l’esecutivo comunitario, i sei acquirenti di stirene si scambiavano informazioni commerciali riservate e coordinavano la loro strategia di negoziazione su un prezzo di riferimento per l’industria dello stirene (prezzo contrattuale mensile o MCPS) che era ampiamente utilizzato nel settore e spesso faceva parte della formula di determinazione dei prezzi negli accordi con i fornitori.

A differenza della maggior parte dei cartelli in cui le aziende cospirano per aumentare i loro prezzi di vendita, le sei aziende hanno colluso per ridurre un elemento del prezzo dello stirene, ha dichiarato la Commissione Europea in un comunicato.

In particolare, le aziende hanno coordinato le loro strategie di negoziazione dei prezzi prima e durante le trattative bilaterali per gli accordi GFCS con i venditori di stirene per influenzare questo prezzo di riferimento a loro favore.

Inoltre, si sono scambiati informazioni sui prezzi prima e durante le trattative con i venditori di stirene. Queste pratiche sono vietate dalle regole di concorrenza dell’UE perché distorcono il processo competitivo, che dovrebbe basarsi sulle decisioni individuali dei partecipanti al mercato.

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