
L’Assemblea nazionale francese ha respinto lunedì una nuova mozione di censura presentata da France Insoumise (LFI), il partito di Jean-Luc Mélenchon, contro il governo in merito al progetto di bilancio 2023 per la previdenza sociale.
«Non essendo stata approvata la mozione di censura, la quarta parte e l’intero progetto di legge sul finanziamento della sicurezza sociale per il 2023 sono considerati approvati in una nuova lettura», ha dichiarato la presidente dell’Assemblea nazionale francese, Yael Braun-Pivet, secondo il profilo Twitter ufficiale dell’organo.
La mozione, sostenuta da 93 deputati, è stata presentata da Mathilde Panot, del partito di sinistra francese, dopo che venerdì il Primo Ministro francese Élisabeth Borne ha nuovamente attivato l’articolo 49.3 della Costituzione per approvare un testo di bilancio senza votazione.
La Nuova Unione Popolare Ecologica e Sociale (Nupes) ha dichiarato in un comunicato di lunedì che il governo francese ha utilizzato l’articolo sei volte in meno di un mese. «Non ci abitueremo mai a questi metodi autoritari», si legge.
Borne, da parte sua, ha dichiarato durante la votazione che le «manovre» dell’LFI «non contribuiscono in alcun modo alla democrazia». «La sicurezza sociale e la salute dei nostri concittadini meritano di meglio che posture ed eccessi», ha dichiarato, secondo l’account Twitter ufficiale del canale parlamentare francese.
I principali gruppi di opposizione, La France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon e il Rassemblement Nationale di Marine Le Pen, sono stati i promotori di diverse mozioni di censura nelle ultime settimane, che finora non hanno ottenuto i voti necessari per passare.






