
Il ministro dello Sviluppo e dell’Inclusione sociale, Dina Boluarte, ha annunciato che non farà parte del prossimo gabinetto ministeriale, poco dopo che il presidente Pedro Castillo ha giurato su Betssy Chávez come nuovo primo ministro del Paese in sostituzione di Aníbal Torres.
«Dopo una profonda riflessione, non ho dubbi che l’attuale polarizzazione danneggi tutti, soprattutto i cittadini comuni che stanno cercando una via d’uscita dalla crisi politica ed economica», ha dichiarato la vicepresidente peruviana sul suo profilo Twitter ufficiale.
Boluarte ha quindi confermato che lascerà il Ministero dello Sviluppo e dell’Inclusione Sociale, portafoglio che ricopre dal 29 luglio 2021, anche se rimarrà nella sua posizione di vicepresidente, secondo quanto riportato dal quotidiano «La República».
Boluarte sta affrontando una denuncia presentata dalla deputata di Avanza País Norma Yarrow, che sostiene che la vicepresidente peruviana abbia violato gli articoli 38 e 126 della Costituzione, commettendo così reati di omissione, rifiuto o ritardo di atti funzionali, oltre che di prevaricazione durante il periodo in cui era a capo del consiglio di amministrazione del Club Departamental Apurímac.
Il «numero due» del governo peruviano mette in dubbio che la parlamentare «sia giudice e parte del procedimento di accusa costituzionale» e ha chiesto alla presidente della Sottocommissione di Accusa Costituzionale (SAC) del Congresso del Paese, Lady Camones, di rimuovere la deputata.
Il presidente peruviano, Pedro Castillo, dovrà nominare il resto del gabinetto ministeriale nelle prossime ore, in quello che è già un nuovo cambio di rotta in una politica nazionale particolarmente turbolenta, segnata negli ultimi mesi da incessanti mozioni di censura e partenze volontarie di ministri.
L’ultimo episodio di instabilità politica in Perù si è verificato giovedì sera, quando l’ormai ex primo ministro Torres si è dimesso dopo che il Congresso si è rifiutato di modificare la legge che limita le richieste di referendum nel Paese.






