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Maduro ha dichiarato di voler riprendere i colloqui con l’opposizione per «salvare le risorse sequestrate».

Roberto De Luca

2022-11-25
Il
Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro – PARTIDO SOCIALISTA UNIDO DE VENEZUELA (PSUV)

Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha dichiarato giovedì sera che il governo del Paese riprenderà il dialogo con l’opposizione venerdì e sabato con l’obiettivo di «salvare parte delle risorse sequestrate».

Maduro, che ha dichiarato che il suo gabinetto è in commissione di lavoro della Piattaforma Unitaria che riunisce quattro partiti principali, ha indicato che l’obiettivo finale dei negoziati è quello di «salvare parte dei miliardi di dollari che sono stati sequestrati a causa delle sanzioni e delle misure coercitive unilaterali imposte al Venezuela».

Questo dialogo mira a creare un meccanismo pratico volto ad affrontare le esigenze sociali vitali e i problemi del servizio pubblico», ha spiegato il presidente in un’intervista a Radio Miraflores.

A questo proposito, Maduro ha ringraziato la Norvegia e il Messico, le autorità che «facilitano» il processo, per la loro partecipazione alla creazione dei dialoghi con l’obiettivo di raggiungere la pace nel Paese.

Per quanto riguarda la Norvegia, il presidente venezuelano ha descritto il suo lavoro diplomatico come «prudente, senza desiderio di protagonismo». Nel frattempo, ha detto che il Messico – il luogo in cui si sta riprendendo il dialogo – serve come base per poter riprendere questi dialoghi a un nuovo punto.

«Le agenzie di stampa, i media egemonici dell’Occidente e degli Stati Uniti, così come gli stranieri, non verranno a imporre nulla al Venezuela, né oggi né mai», ha detto Maduro.

«Nessuno ci imporrà nulla, né oggi, né domani, né mai», ha aggiunto il leader venezuelano, secondo l’emittente televisiva venezuelana VTV.

Ha sottolineato che il suo governo è impegnato nel dialogo con tutti i settori della società venezuelana, «ma in particolare con il settore politico che dipende dagli Stati Uniti», in riferimento al leader dell’opposizione Juan Guaidó, che nel gennaio 2019 si è autoproclamato «presidente incaricato» del Venezuela.

Il Chavismo ha abbandonato il tavolo nell’agosto 2021 in segno di disagio per l’estradizione negli Stati Uniti di Alex Saab, considerato il prestanome di Maduro, ma negli ultimi giorni i contatti tra le parti sono ripresi, con un incontro particolarmente simbolico la scorsa settimana al Forum della pace di Parigi.

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