
Almeno dieci militari ciadiani sono stati uccisi martedì in un attacco di presunti membri del gruppo jihadista Boko Haram a un posto di blocco su un’isola del bacino del Lago Ciad (ovest).
La presidenza del Ciad ha dichiarato in una dichiarazione pubblicata sul suo account ufficiale di Twitter che l’attacco è stato perpetrato sull’isola di Bouka-Toullorom, tra le città di Ngouboua e Kaiga», senza rivendicare finora alcuna responsabilità.
«Questo ennesimo attacco a sorpresa conferma la presenza attiva della nebulosa di Boko Haram nel bacino del Lago Ciad e conferma anche il presidente di transizione (Mahamat Idriss Déby) del pericolo esistente, il che giustifica la sua visita di una settimana fa a Baga Sola per galvanizzare le truppe e riorganizzare il sistema», ha detto.
Ha aggiunto che il presidente «porge le sue condoglianze alle famiglie dei soldati caduti gloriosamente sul campo dell’onore e augura una pronta guarigione ai feriti», incaricando il governo di lanciare «una risposta adeguata».
Il portavoce presidenziale Brah Mahamat ha sottolineato che Déby «ribadisce il fermo impegno del Ciad a porre fine al terrorismo in Ciad e nella subregione», invitando la comunità internazionale a «comprendere appieno la reale minaccia» e ad «agire di conseguenza».
Il bacino del Lago Ciad – al confine tra Nigeria, Ciad, Niger e Camerun – è teatro di attacchi relativamente frequenti da parte di Boko Haram, che opera principalmente in Nigeria, e della sua propaggine, lo Stato Islamico in Africa Occidentale (ISWA). Entrambi i gruppi hanno lanciato attacchi in tutti i Paesi che condividono questo confine.






