
Almeno una persona è stata uccisa da un bombardamento presumibilmente effettuato dalle forze russe su un punto di distribuzione di aiuti nella regione ucraina di Zaporiyia, secondo le autorità locali, che hanno detto che si è trattato di un «colpo diretto» sull’enclave.
Il governatore regionale, Oleksandr Starukh, ha spiegato sul suo account Telegram che l’incidente è avvenuto nella città di Orekhov e ha identificato la vittima come un’assistente sociale. Anche altre due donne sono rimaste ferite.
La consegna avveniva nei locali di una scuola e, secondo Starukh, il numero delle vittime «avrebbe potuto essere molto più alto». Le autorità ucraine consigliano alla popolazione di evitare la folla, anche in punti come questo dove si ricevono gli aiuti essenziali.
L’ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani stima che circa 6.500 civili siano morti da quando il presidente russo Vladimir Putin ha dato l’ordine di lanciare l’invasione dell’Ucraina il 24 febbraio. Il bilancio delle vittime, che è solo un’approssimazione poiché i dati ufficiali non sono disponibili per tutte le aree, comprende anche 415 bambini.
Il governo ucraino, che tiene il proprio conteggio, stima che solo lunedì siano stati uccisi otto civili.






