
Il presidente polacco Andrzej Duda ha avuto martedì colloqui telefonici con il primo ministro britannico Rishi Sunak e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che hanno manifestato il loro sostegno alla Polonia dopo il recente attacco missilistico accidentale a una città di confine che ha ucciso due persone.
In particolare, il premier britannico ha ribadito la solidarietà del Regno Unito con la Polonia come «stretto alleato» e ha espresso le sue condoglianze per le vittime e le loro famiglie, secondo un comunicato di Downing Street.
Inoltre, Sunak ha offerto «tutta l’assistenza necessaria» per chiarire con urgenza l’accaduto, dopo che si è saputo che i missili che hanno colpito il territorio polacco erano di fabbricazione russa.
I leader britannici e polacchi hanno concordato di rimanere «in stretto contatto» e di continuare a coordinarsi con altri partner internazionali, compresi gli alleati della NATO, «sui prossimi passi».
Nel frattempo, anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha espresso le sue condoglianze a Duda, a seguito dell’attacco missilistico al villaggio di Przewodow.
«La Germania sostiene il suo partner della NATO», ha scritto su Twitter il portavoce del governo tedesco Steffen Hebestreit dopo la telefonata tra i leader tedesco e polacco.
Due persone sono state uccise martedì pomeriggio quando due missili di fabbricazione russa hanno colpito il territorio polacco. Finora la provenienza dei missili è sconosciuta, anche se alcuni Paesi baltici e persino l’Ucraina hanno già puntato il dito contro Mosca, suggerendo una risposta collettiva della NATO ai sensi dell’articolo 5.
La clausola di mutua difesa della NATO stabilisce che un attacco a uno o più membri della NATO è considerato un attacco a tutti gli alleati. Finora è stata invocata solo in un’occasione, dopo gli attacchi terroristici dell’11 settembre.
L’incidente arriva nel giorno in cui la Russia ha lanciato una nuova ondata di attacchi contro l’Ucraina occidentale. Kiev, Lviv e molte altre città sono state teatro di offensive russe, che hanno preso di mira soprattutto le infrastrutture energetiche.






