
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha avvertito lunedì che esiste un «consenso russofobico» tra le élite statunitensi e ha affermato che si tratta di una «tendenza» che va contro gli interessi russi.
«Sfortunatamente per la Russia, il consenso generale all’interno dell’establishment statunitense è quello di continuare la linea illogica e russofoba, il che è triste», ha dichiarato Peskov, citato dall’agenzia di stampa Interfax.
Peskov ha fatto riferimento ai risultati delle elezioni di midterm tenutesi negli Stati Uniti che, come ha sottolineato Peskov, sono «deplorevoli» per la Russia, che potrebbe essere sottoposta a nuove sanzioni da parte di Washington.
D’altra parte, Peskov ha sottolineato che il presidente Vladimir Putin ha deciso di non partecipare al vertice del G20 perché «la sua presenza è necessaria in Russia» a causa dell’invasione dell’Ucraina, e ha sostenuto il fatto che è stato il ministro degli Esteri Sergei Lavrov a partecipare al suo posto.
Ha sottolineato che i leader dei Paesi del G20 potranno incontrare la delegazione russa se lo desiderano. «Lavrov sta comunicando con un gran numero di partecipanti a questo vertice. Tutti gli altri, se si dimostrano disposti, hanno l’opportunità di entrare in contatto con la Russia anche ai massimi livelli», ha detto.






