
Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA), i conflitti intercomunitari negli Stati meridionali del Kordofan Occidentale e del Nilo Blu hanno causato 258 morti, 385 feriti e oltre 55.000 sfollati nel solo mese di ottobre.
Il Paese è teatro di due scontri simultanei. Il primo nell’area di Wad el Mahi, nel Nilo Blu, tra le comunità Hausa e Berbera; e il secondo ad Al Lagowe, nel Kordofan occidentale, tra le comunità Miseriya e Nuba.
Nel primo caso, per fare un esempio, per quanto riguarda la recrudescenza delle violenze tra Hausa e Berta, le Nazioni Unite sono a conoscenza di almeno 359 morti e 469 feriti da luglio, di cui 170 morti e 327 feriti solo nelle due settimane di conflitto tra il 13 e il 28 ottobre.
Tuttavia, dal 26 ottobre non sono stati segnalati combattimenti e la situazione della sicurezza sembra essere migliorata, in particolare dopo la dichiarazione dello stato di emergenza da parte delle autorità della zona il 21 ottobre, secondo le stime delle Nazioni Unite.
Resta da vedere come si risolverà la situazione ad Al Lagowe, relativamente calma dal mese scorso, in un conflitto esacerbato dalle accuse dell’esercito sudanese e delle sue forze paramilitari di azione rapida al Movimento di Liberazione del Popolo Sudanese del Nord (SPLM-N) di aver bombardato l’area. La Commissione per gli aiuti umanitari nel Kordofan occidentale riferisce di almeno 19 morti e 34 feriti durante gli scontri di ottobre.
Ulteriori tensioni tra le forze di sicurezza sudanesi e i leader delle comunità nel Darfur settentrionale, in particolare nel campo sfollati di Sortony, hanno portato allo sfollamento di altre 5.000 persone dall’inizio di ottobre. Non sono stati segnalati morti o feriti, ma l’area è attualmente inaccessibile alle organizzazioni umanitarie.
Complessivamente, dall’inizio del 2022, circa 265.273 persone in tutto il Paese sono state sfollate a causa di conflitti localizzati e insicurezza, soprattutto nel Kordofan occidentale e nel Nilo Blu. Inoltre, 829 persone sono state uccise e 973 ferite. La maggior parte degli sfollati si trova nel Nilo Blu (97.094), nel Darfur occidentale (93.779), nel Darfur settentrionale (24.176) e nel Darfur meridionale (14.733).
Inoltre, tra gennaio e ottobre 2022, sono stati segnalati 115 incidenti di sicurezza che hanno coinvolto le Nazioni Unite e le ONG in tutto il Paese, tra cui attacchi armati, aggressioni fisiche, effrazioni, rapine e molestie verbali.