
L’esercito keniota ha confermato questo sabato il dispiegamento del primo gruppo di soldati kenioti nella città di Goma, nel nord-est della Repubblica Democratica del Congo (RDC) e vicino all’epicentro dei combattimenti tra l’esercito congolese e il gruppo ribelle Movimento 23 Marzo che ha scatenato nelle ultime settimane un esodo della popolazione e una grave crisi diplomatica tra la RDC e il Ruanda.
Il Parlamento keniota ha approvato mercoledì l’invio di 900 soldati in missione in una delle aree più pericolose del continente, devastata da decenni dalla presenza di numerosi gruppi armati.
L’M23 è accusato dal novembre 2021 di aver compiuto attacchi contro le postazioni dell’esercito della RDC nella provincia del Nord Kivu, sette anni dopo che le parti avevano raggiunto una tregua. Gli esperti delle Nazioni Unite hanno accusato l’Uganda e il Ruanda di sostenere i ribelli, anche se entrambi i Paesi hanno negato.
Il conflitto ha portato anche a una crisi tra la RDC e il Ruanda, che Kinshasa accusa di sostenere l’M23, sebbene Kigali abbia respinto queste affermazioni e abbia accusato il suo vicino di presunto sostegno al movimento ribelle delle Forze Democratiche per la Liberazione del Ruanda (FDLR).
Nonostante gli sforzi diplomatici, i combattimenti continuano in diverse zone del Nord Kivu, in particolare sull’asse tra Kahunga e Mabenga, nel territorio di Rutshuru.
Il dispiegamento nella capitale del Nord Kivu, dove nelle ultime settimane sono arrivati migliaia di sfollati, arriva una settimana dopo che il presidente keniota William Ruto ha presentato un piano concreto per il dispiegamento dell’iniziativa di pace delle Forze di Difesa del Kenya (KDF) nella provincia.
«Abbiamo tutti interesse a una Repubblica Democratica del Congo stabile e a proteggere la sua sicurezza», ha dichiarato nei commenti riportati da The Nation.
Il presidente keniota ha sottolineato che la partecipazione del Kenya al dispiegamento, come parte di una decisione della Comunità dell’Africa orientale (EAC), fa parte dell'»orgogliosa eredità di Nairobi in materia di mantenimento della pace» e ha invitato le truppe coinvolte a svolgere i loro compiti «in modo professionale».