
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha espresso sabato la fiducia che l’accordo indiretto tra la Russia e l’Ucraina, mediato dal suo Paese per facilitare la rimozione del grano dai porti ucraini, servirà come porta d’accesso per facilitare i negoziati di pace tra i due Paesi in guerra.
Per il momento, la Turchia ritiene prioritario estendere l’accordo, che in linea di principio si rinnova automaticamente il 19 novembre se né Mosca né Kiev si oppongono – anche se la Russia ha già abbandonato il patto pochi giorni dopo aver denunciato un attacco ucraino a Sebastopoli – ma «ciò che accadrà ci permetterà di capire se gli sforzi di mediazione della Turchia possono avvicinare la pace», ha detto.
«La Turchia si sta impegnando per trasformare il Corridoio del Grano in un percorso di pace», ha ribadito in occasione del vertice dell’Organizzazione degli Stati Turchi nella città uzbeka di Samarcanda, nei commenti riportati dall’agenzia di stampa ufficiale Anatolia.
Il presidente turco ha spiegato che, in ogni caso, qualsiasi decisione in merito dipende dai presidenti di Russia e Ucraina, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, con i quali spera di poter discutere di questi temi il prima possibile.
Infine, il presidente ha ribadito che qualsiasi «minaccia» alla prosecuzione dell’accordo sul grano «rappresenta una strada sbagliata», non solo per la situazione della sicurezza ma anche per la destinazione dei carichi.
«L’obiettivo del Presidente Putin è quello di dare priorità ai Paesi africani poveri, in particolare a Mali, Somalia e Sudan. Il leader russo si è offerto di fornire gratuitamente grano a questi Paesi. Siamo pronti a mostrare la stessa sensibilità su questo tema», secondo il leader turco.
«È importante definire la portata di questo problema. È necessario impegnarsi per prendersi cura dei Paesi africani, dove il cibo è più necessario, perché esportare prodotti agricoli in Europa mentre l’Africa viene ignorata sarebbe un approccio ingiusto», ha spiegato.