
L’Unione europea intensificherà le pressioni sull’Iran e lunedì adotterà nuove sanzioni contro circa 30 persone ed entità in risposta alla repressione del regime degli ayatollah per la morte della giovane Masha Amini.
Secondo fonti confermate a Europa Press, le sanzioni colpiranno circa 30 persone ed entità coinvolte nella violenta repressione delle manifestazioni in Iran. Le misure saranno rese note lunedì nell’ambito della riunione dei ministri degli Esteri dell’UE, in seguito all’accordo a livello di ambasciatori dell’UE-27.
Mercoledì, il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis ha dichiarato in un discorso al Parlamento europeo che l’UE sta monitorando da vicino le proteste in Iran e ha aperto la porta a misure più restrittive in risposta alla spirale repressiva di Teheran.
In questo modo, l’UE estenderà le sanzioni esistenti per le violazioni dei diritti umani in Iran per reagire alla situazione che si è scatenata nel Paese dopo la morte della donna di 22 anni arrestata perché avrebbe indossato il velo in modo scorretto.
La morte di Amini, avvenuta lo scorso settembre, ha provocato proteste in tutto il Paese che sono state violentemente respinte dalle autorità iraniane. Con questo nuovo passo, l’UE supererà le 100 persone sulla sua «lista nera» per le violazioni dei diritti in Iran.
Per quanto riguarda le sanzioni per il sostegno militare iraniano alla Russia nel contesto della guerra, l’UE sta ancora raccogliendo informazioni sulle presunte spedizioni di missili a Mosca e al momento non si prevedono passi immediati in questa direzione.