
Il leader fondatore della milizia di estrema destra Oath Keepers, Stewart Rhodes, ha smentito categoricamente qualsiasi piano di attacco al Campidoglio il 6 gennaio 2021, definendo «stupidi» coloro che hanno preso d’assalto il Congresso degli Stati Uniti per impedire la certificazione dei risultati delle elezioni presidenziali del 2020.
«Il mio obiettivo era assicurarmi che nessuno venisse coinvolto», ha dichiarato Rhodes alla commissione del Congresso che sta indagando sull’assalto al Campidoglio, secondo quanto riportato da Bloomberg.
Il leader degli Oath Keepers ha dichiarato che la «missione» del suo gruppo, il 6 gennaio 2021, era quella di fornire sicurezza agli eventi e agli oratori di Trump, sostenendo che invadere il Campidoglio «ha aperto la porta» ai suoi nemici politici per perseguirli.
Rhodes, come altri quattro membri della milizia di estrema destra, è accusato di aver partecipato a complotti con l’uso della forza per opporsi al giuramento del presidente Joe Biden, di aver ostacolato la conferma da parte del Congresso dei risultati delle elezioni del 2020 e di aver impedito ai parlamentari di svolgere le loro funzioni ufficiali, secondo quanto riportato dal Washington Post.
Alcune delle prove più compromettenti per Rhodes, che ha avuto la faccia tosta di paragonarsi all’ex presidente sudafricano Nelson Mandela durante il processo, rivelano come «l’unico rimpianto» che ha provato il 6 gennaio sia stato quello di non avere abbastanza armi per prendere il potere con la forza.
«Avremmo dovuto portare i fucili. Avremmo potuto organizzarlo in quel momento. Impiccherei quella stronza di Pelosi a un lampione», si sente dire Rhodes in una delle audio a sostegno dell’accusa del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, che prevede per lui e i suoi collaboratori una condanna fino a 20 anni di carcere.
Il processo a Rhodes e al resto della sua cricca è il primo procedimento giudiziario a carico di un gruppo estremista statunitense in oltre un decennio. In questo caso, la leadership degli Oath Keepers è accusata di aver tentato di impedire con la forza al Congresso di confermare la vittoria del presidente Joe Biden alle elezioni presidenziali del 2019.
Alcuni membri degli Oath Keepers hanno già riconosciuto questi legami in precedenti udienze e processi, come Kellye SoRelle, che ha rivelato di aver contattato l’ex consigliere della Casa Bianca Andrew Giuliani – figlio di Rudy Giuliani – e William Todd Wilson, che ha raccontato come Rhodes lo abbia «ripetutamente implorato» di contattare Trump per fargli sapere che erano pronti a fermare il trasferimento pacifico del mandato.






