L’ambasciatore britannico in Ucraina, Melinda Simmons, ha confermato lunedì che le autorità britanniche non stanno prendendo in considerazione l’evacuazione del personale diplomatico dalla capitale ucraina, Kiev, nonostante i nuovi attacchi russi alla capitale.
«È giusto dire che le circostanze sono diverse da quelle in cui siamo partiti a febbraio. E non è solo perché pensiamo che la minaccia sia meno grave, è ancora grave. Ora abbiamo un’idea più precisa del potenziale dell’Ucraina e della Russia», ha osservato Simmons.
A questo punto, l’ambasciatore britannico a Kiev ha insistito ai microfoni dell’agenzia Interfax-Ucraina che la legazione è convinta di mantenere la sua presenza nella capitale e di continuare a fare progressi nel suo lavoro, poiché, inoltre, fuggire dalla città invierebbe un messaggio pessimistico alla popolazione.
«Una volta sono andato in un negozio per comprare qualcosa e quando mi hanno dato il resto mi hanno chiesto: «Allora non te ne vai, vero?»», ha ricordato Simmons, che ha insistito sul fatto che per molti ucraini è «importante» ricevere questo tipo di fiducia.
Da settimane la capitale ucraina è bersaglio di nuovi attacchi russi, che prendono di mira soprattutto le strutture energetiche. Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la Russia ha danneggiato circa il 40% delle infrastrutture energetiche del Paese.
In questo contesto, il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, domenica ha invitato la popolazione della capitale a fare scorte di cibo e altri beni di prima necessità, mentre fonti della sua amministrazione hanno persino confermato che ci sono piani per una possibile evacuazione totale della città se le interruzioni di corrente elettrica persistono durante l’inverno.