Il magnate Ken Griffin, uno dei principali finanziatori delle campagne elettorali del Partito Repubblicano statunitense, ha chiesto che il partito si allontani dalla figura dell’ex presidente Donald Trump e faccia spazio a un nuovo gruppo di leader.
«Lui (Trump) ha fatto molte cose davvero bene, ma ha anche fallito in alcune aree importanti. E per tutta una serie di ragioni, credo sia giunto il momento di passare alla generazione successiva», ha dichiarato Griffin in un’intervista a Politico.
Griffin, proprietario di maggioranza della società di investimenti Citadel, è stato uno dei principali motori economici della campagna per la rielezione del governatore della Florida Ron DeSantis, che i sondaggi collocano anche come il più grande rivale di Trump per guidare la nomination repubblicana alle elezioni presidenziali del 2024.
Il magnate ha infatti riconosciuto che gli Stati Uniti sarebbero «ben serviti» con DeSantis, anche se ha evitato di chiarire se voterebbe per lui come presidente. «La domanda principale è: si candiderà?», ha risposto quando gli è stato chiesto se avrebbe sostenuto DeSantis.
Griffin, che si stima abbia investito più di 60 milioni di dollari per sostenere i candidati repubblicani nel 2020, non ha donato direttamente alla campagna di Trump, secondo The Hill.
Trump e DeSantis sembrano destinati ad affrontarsi in una futura elezione primaria del Partito Repubblicano per determinare chi dei due sarà la proposta conservatrice per le elezioni presidenziali del 2024.
Le accuse tra i due sono iniziate già oggi, in vista delle elezioni di medio termine in cui i repubblicani sperano di conquistare la maggioranza al Senato e complicare ulteriormente i due anni di mandato che restano al presidente del Paese, Joe Biden.