
L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) ha confermato giovedì la seconda rotazione del team di professionisti che ha dislocato presso la centrale nucleare di Zaporiyia, situata nell’omonima regione, annessa dalla Russia alla fine di settembre.
«Grazie al sostegno di tutte le parti coinvolte, poche ore fa abbiamo potuto effettuare con successo una rotazione del personale presso la centrale nucleare di Zaporiyia», ha dichiarato il direttore generale dell’AIEA Rafael Grossi.
«Sono profondamente grato a tutti i nostri esperti, sia in arrivo che in partenza, per la loro determinazione e il loro coraggio nello svolgere importanti attività di sicurezza presso l’impianto», ha aggiunto Grossi, in un comunicato dell’AIEA.
Il nuovo team continuerà a monitorare la situazione sul sito della più grande centrale nucleare d’Europa, che negli ultimi mesi è stata attaccata dalle forze ucraine e russe. L’AIEA ha chiesto invano la creazione di una zona sicura nelle vicinanze.
L’impianto si trova in una regione che la Russia ora rivendica come propria e, infatti, nella stessa settimana del primo avvicendamento del personale, il presidente Vladimir Putin ha emesso un decreto che stabilisce che anche gli impianti passino ufficialmente nelle mani dei russi, che li controllano «de facto» dall’inizio di marzo.






